martedì, gennaio 27, 2009

Antonio Bassolino- crollo rovinoso di un mito



Ieri sera ci siamo collegati al consueto appuntamento de"l'infedele" su La7 con titubanza.
Assistere alla performance di un leader ferito mortalmente o lasciar perdere e risparmiarci sentimenti contrastanti e forti tipici di chi si trova di fronte a chi ha tanto illuso e poi tanto deluso? Poi la curiosità professionale ha avuto il sopravvento e abbiamo acceso il video puntuali all'inizio della trasmissione.
La scena che ci si è parata davanti aveva del surreale. Al centro della scena un Bassolino imbolsito e a capo chino che prendeva sberle da tutti, scontate quelle di Landolfi, meno scontate e più velenose quelle di Lerner e Michele Serra. Provava a reagire Don Antonio, ricordando il rinascimento napoletano di quando era sindaco di napoli ma poi farfugliava quando si trattava di rispondere alla domanda "ma poi.. cosa è sccesso?". Non sapeva rispondere alla domanda cruciale "ma perchè avete fatto scoppiare l'emergenza rifiuti?". Farfugliava di non essere stato abbastanza convincente presso i vertici istituzionali nazionali. Incalzato dallo scrittore Braucci ammetteva che forse era stato un errore firmare il contratto con Impregilo per "continuità amministrativa"ma non riusciva ad essere convincente.
Un Bassolino in difesa, alle corde, spossato e impotente...che pena!!
Alla domanda insistita di Lerner "te ne vai o no?" rispondeva "non sono per il tirare a campare", "cercherò di fare tre o quattro cose fondamentali per la campania e poi... Se non ci saranno le condizioni allora sentirò, ascolterò e poi deciderò".
Allora siamo usciti dalla mestizia e abbiamo sperato che dicesse qualcosa di nuovo, qualcosa che ci desse la sensazione che avesse capito la lezione e abbiamo ascoltato con attenzione le famose tre o quattro cose. Le abbiamo sentite "il completamento della metropolitana nel casertano,lo statuto, i fondi europei.." e...siamo ricaduti nella mestizia più profonda.
Ci ha provato Bassolino a difendersi e a contrattaccare ma, nonostante gli sforzi sinceri e la determinazione, è apparso vecchio, stanco, ripetitivo,svuotato, incapace di guizzi e proposte che suscitassero una pur minima speranza. Che tristezza!!
Fa impressione assistere al crollo rovinoso e inconsapevole di un uomo politico che pure ha incarnato le speranze di rinascita e cambiamento di tantissimi cittadini, napoletani e non solo,fino a diventare,nell'immaginario napoletano, colui che ha incarnato negli ultimi quindici anni l'ultimo mito napoletano, secondo forse solo a Maradona
Che tristezza assistere allo smarrimento e alla riproposizione del mantra "tanto abbiamo fatto quando ero sindaco" di fronte all'impietosa accusa, dei giovani presenti in studio, di non aver creato opportunità di lavoro,di essere attaccato alla poltrona e al potere a tutti i costi.
Come abbiamo già avuto occasione di scrivere in tempi non sospetti..
"E' sempre triste dover assistere al crollo di un mito!!
Certo la sua caduta fa meno male a coloro che lo hanno creato o che lo hanno vissuto come tale. Dovrebbe essere contento chi come noi ne ha sempre diffidato e invece come altre volte nella storia, il sentimento che proviamo è profonda tristezza
".
Ps.
Rimane inevasa la domanda con cui Lerner ha concluso la trasmissione:
"Se Bassolino è il vecchio.. chi è il nuovo?".
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