mercoledì, aprile 16, 2008

Finalmente scomparsi i partiti del NO - voglio vedere adesso chi si azzarda...


L'italia del NO non c'è più.
Almeno in parlamento non c'è più, i partiti che la rappresentavano sono scomparsi dalla scena istituzionale.
Verdi, pcdi,sinistra democratica, rifondazione comunista, una crocetta magica e ...pluff.. spariti!
Persino i socialisti che qualche si lo dicevano sono eveporati.
Adeeso ci sono quelli del SI a tutto che hanno la maggioranza assoluta e governeranno e quelli che "si può fare" che sono all'opposizione.
Oddio, e come si fa a conciliare l'opposizione(opporsi, colui che si oppone) con "si può fare"?
E come si fa ad opporsi senza dire NO!?
Forse assisteremo, per la prima volta nella storia della democrazia occidentale, al capo dei deputati dell'opposizione che si alza in Parlamento e,in un silenzio accorto e rispettoso, pronuncia la fatidica frase:
"Signor presidente del consiglio, signori deputati, signori senatori Mi OPPONGO!
oppure
OBIEZIONE VOSTRO ONORE!
Insomma ci sarà da divertirsi...
Entreremo nell'era della nuova politica italoamericana in salsa veltroniana del

"Signor presidente, signori deputati, siamo costretti a votare contro questo provvedimento, contro questa legge, ma nessuno si azzardi a interpretare questo voto come un NO!"
oppure

"non condividiamo questa misura ma non voteremo contro perchè noi non saremo mai quelli del NO, si mettano a verbale però le nostre fortissime perplessità".
Voglio vedere quale uomo politico o partito si azzarderà, da oggi in poi, a pronunciare un NO in parlamento, in televisione o sui giornali...

PS.
Forse può aiutare a capire cosa è successo in queste elezioni la conclusione cui arriva Francesco Guerrero:
"Fatti i conti tutto torna abbastanza. E i numeri confortano una semplice analisi politica: il (difficile) parto del PD offre la vittoria a Berlusconi e uccide la Sinistra. Che, da parte sua, in questi ultimi due anni ha fatto di tutto per sparire."
(DA "Il grande flusso verso destra: analisi del voto e dei flussi elettorali" - Il Manifesto -Aprile 17, 2008 di Francesco Guerrero)
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