giovedì, maggio 07, 2009

I Velini Ferruccino, Robertino e Pierino ci fanno rivalutare la Carfagna!!!!






Dobbiamo fare autocritica...siamo stati dei caustici e forse un pò maschilisti fustigatori di Mara Carfagna. Al tempo in cui fu nominata ministro scrivemmo un post di denigrazione su di lei, mettendo in dubbio le sue capacità politiche partendo dal fatto che fosse solo una velina. Pensavamo che non avesse lo spessore culturale e che fosse stata aiutata dalla su bellezza fisica e dalla sua accondiscendenza verso "l'imperatore" Berlusconi, che non avrebbe avuto la necessaria autonomia e si sarebbe mostrata sempre prona e servile.
Magari autonoma non è e forse non può esserlo(come accade a tutti coloro che sono nominati dal Capo) ma, come dice Franceschini, "parla a braccio e mostra profondità".
Ieri abbiamo pubblicato un post in cui difendevamo(e non abbiamo cambiato idea) Veronica Lario e la sua polemica contro il marito e un Paese che non vede il "ciarpame senza vergogna" che "offre le figlie minorenni in cambio di una illusoria notorietà" e che garantisce senza batter ciglio "il divertimento all'imperatore". Così come abbiamo apprezzato il durissimo articolo della professoressa Sofia Ventura, pubblicato su Fare Futuro(la fondazione di G.Fini), contro le veline candidate nelle liste della Pdl alle europee e da cui è partita tutto lo scandalo di questi giorni tra Berlusconi e sua moglie.
Non abbiamo cambiato idea ma dobbiamo denunciare pubblicamente che siamo stati parziali. Paziali e maschilisti.
La polemica sulle veline e giusta e sacrosanta ma ci si dimentica dei "velini".
Quando l'altra sera abbiamo assistito alla difesa del premier ospite a Porta a Porta ci siamo ricreduti. A parte lo scontato atteggiamento del maggiordomo del premier,Bruno Vespa, siamo rimasti di stucco di fronte alla performance di tre autorevolissimi direttori di quotidiani. Asoltando le domande e gli interventi dei tre autorevolissimi personaggi(un curriculum da fare invidia e un pedigree culturale lunghissimo) provavamo una strana ma fortissima sensazione. Una sensazione come di deficit, mancava qualcosa, continuavamo a sentirla ma non riuscivamo a metterla a fuoco.
Finalmente, dopo la trasmissione, abbiamo capito...mancavano i decolletè!!
Ferruccino, Robertino e Pierino erano vestiti in giacca e cravatta(Pierino indossava solo la giacca).
Ferruccino ha punzecchiato il premier permettendosi,ma con molta classe, di consigliarli di non andare a feste di compleanno a Casoria e di non farsi fotografare con persone che indossano una maglia con la scritta "napoli song io".
Robertino gli ha posto un assist (degno di Maradona) chedendo "Presidente la preoccupano più le critiche di sua moglie o il timore di deludere gli abruzzesi?" e riproponendo la stessa domanda al secondo giro di interventi.
Pierino infine difende le veline e gli rimprovera(con molti sorrisi) di aver usato un brutta parola "Sgradevole" riferendosi alle donne.
Ecco... un decolletè generoso invece delle giacche e delle cravatte avrebbe reso più soddisfacente e forse più chiara la serata.
Visti i tre Velini abbiamo rimpianto la Carfagna e la grinta della Brambilla!!
Infine un modestissimo consiglio a Sofia Ventura.....nel prossimo articolo non si dimentichi dell'altra metà del cielo quando parlerà di veline in politica! Berlusconi conosce bene entrambe le versioni..per questo stravince.

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mercoledì, maggio 06, 2009

Veronica e il Paese senza vergogna...cronache da un'Italia di servi , veline, velini,e facce da c...lo!!!


La moglie (da circa 30 anni)del Presidente del Consiglio dell'Italia decide di divorziare e accusa il marito di "andare con minorenni", di aver cercato di aiutarlo e di "aver chiesto a chi gli sta vicino di aiutarlo perchè non sta bene" .
Aggiunge di essere profondamente turbata da un Paese che non vede il "ciarpame senza vergogna" che "offre le figlie minorenni in cambio di una illusoria notorietà" e che garantisce senza batter ciglio "il divertimento all'imperatore"
Insomma un Paese in cui la politica è stata privatizzata, in cui la stragrande maggioranza degli intellettuali e dei giornalisti si è trasformata in cantori delle gesta dell'imperatore, ritornando alla paurosa condizione servile del ventennio fascista in cui solo otto(8!!) professori rifiutarono di firmare l'adesione pubblica al regime.
Un Paese in cui nella stragrande maggioranza delle trasmissioni di "approfondimento" (qualcuno di voi ha visto ieri sera Porta a Porta?)si vedono "giornalisti" velini ae proni verso il Capo, che vedono i maggiori "opinionisti" e "grandi firme" scrivere lunghissimi editoriali per giustificare con il consenso elettorale qualsiasi capriccio dell'imperatore.
Un Paese che non ha più opposizione di sinistra ( una è scomparsa dal parlamento per insipienza e incapacità propria) e quella che c'è o si proclama tale insegue da oltre un decennio Berlusconi sul suo terreno tentando goffamente di imitarlo e che, come dimostrano i sondaggi e gli studi, ha perso quasi ogni contatto con la sua base di riferimento(operai, disoccupati, flette anche tra i laureati) ed è persa in una tragica guerra autoreferenziale tra gruppi dirigenti inamovibili e intercambiabili dalla morte di Enrico Berlinguer in poi.
In un Paese come questo non dovrebbe sorprendere che il grido di una donna(Veronica) che meglio di tutti conosce il marito(Berlusconi) e il suo portato culturale e politico venga lasciata sola,compatita, un pò derisa e "consigliata" di non farla tanto lunga e perdonare il marito soprattutto in campagna elettorale. Eppure non riusciamo a non indignarci profondamente di fronte ad una donna che suo malgrado si avvia verso un (inconsapevole?) martirio, annunciato dalla copertina di Libero che la sbatte nuda in prima pagina, contro la più potente macchina di potere politico,economico e mediatico della storia d'Italia.
E, in ultimo, ci sia consentito di esprimere qui il nostro più profondo sdegno per il fatto che la stragrande maggioranza delle donne di questo Paese non abbia sentito il bisogno non dico di difenderla pubblicamente ma almeno porsi qualche dubbio sul merito delle cose denunciate coraggiosamente dalla signora Lario.
"Sfortunato quel paese che ha bisogno di eroi" diceva Brecht ma vista la situazione della sinistra italiana e la condizione servile e opprtunista della stragrande maggioranza dei giornalisti e intellettuali del nostro Paese abbiamo paura che solo un atto di eroismo, magari inconsapevole e assolutamente non voluto nelle intenzioni originarie, potrà salvarci da una deriva apparentemente inarrestabile.
Queta atto di eroismo sarà compiuto, anche indipendentemente dalla sua volontà, dalla signora Veronica Lario? Il suo "sacrificio", perchè di questo si tratterà se deciderà di non fermarsi, contribuirà ad aiutare l'Italia a "svegliarsi"? Capitolerà inesorabilente?
In ogni caso tutta la nostra ammirata solidarietà a questa donna italiana.
Grazie Veronica... anche a nome dei nostri figli e delle nostre figlie!

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