mercoledì, febbraio 15, 2006

“Amato”, disprezzato e poi riamato….

Oggi siamo costretti,nostro malgrado,a fare pubblica ammenda!
Leggiamo su tutti i quotidiani locali le misere vicende della Provincia di Napoli, un ente che negli anni scorsi abbiamo spesso irriso e criticato. Durante la Presidenza di Amato Lamberti ci è capitato più volte di trasecolare di fronte al protagonismo mediatico della Provincia poiché eravamo convinti della sostanziale inutilità di quell’Ente. Un ente “schiacciato” tra le competenze regionali e quelle del Comune di Napoli. Non capivamo lo “sbattersi” di Lamberti e della sua giunta, ritenevamo un inutile esercitazione accademica le iniziative, le scelte e le polemiche politico-istituzionali che apparivano piuttosto frequentemente sui giornali e le televisioni locali. Le polemiche con Bassolino e la Iervolino sull’inceneritore di Acerra e sul piano rifiuti della Regione e sul ruolo della Fibe, su Capodichino, su Bagnoli e la “coppa america.
Le iniziative sulla legalità e l’uso del casco(ci fu una famosa campagna di manifesti che la pubblicizzavano), le “uscite” di Lamberti sulla camorra e sulle collezioni di arte, la presentazione contestatissima del Piano territoriale di coordinamento che tante polemiche suscitò tra gli ambientalisti fino a portare alle dimissioni dell’allora assessore Riano. Il tentativo riuscito di uscire dal dissesto finanziario dell’Ente, il protagonismo mediatico di Lamberti fino alla famosa intervista ad un magazine napoletano in cui dichiarò di aver incontrato e preso un caffè con un fantasma che tanto ci fece divertire e irridere quell’ente e quel Presidente.
Oggi, a distanza di ormai oltre un anno dalla sua uscita di scena - lo diciamo con disappunto – rimpiangiamo Amato Lamberti!!
La Provincia è scomparsa dalle pagine dei media, nessuno sa(come accadeva un tempo) se esista e cosa faccia, quali siano i suoi compiti e il suo ruolo. Appare sui media locali per le performance serali dell’assessore Borrellli, per i viaggi di altri assessori o di quelli del suo attuale Presidente e delle sue passate vicende in qualità di commissario al sottosuolo del Comune di Napoli( una storia di presunte incompatibilità ) .
Sui giornali di oggi per i soliti e storici problemi con i vari lsu, per una aggressione verbale al Presidente Pennella e,soprattutto, per l’aumento di 150 euro in busta paga dei dipendenti dell’Asub, oltre a quello di 100 euro già previsto dal contratto nazionale dei metalmeccanici.
Una decisione – ci informano i quotidiani- presa a maggioranza dai membri rappresentanti della Provincia(detiene il 51% in seno al cda della società mista) e contro la quale hanno invece votato i due membri di Italia Lavoro(l’Agenzia controllata dal Governo e che detiene il restante 49%). I consiglieri dissidenti così spiegano il loro voto contrario “l’aumento costerà solo per il 2006 ben 800.000 euro che si andranno ad aggiungere ai 700.000 di passivo che l’Asub si porta dietro dal 2005, mettendo così a rischio di liquidazione l’intera struttura”. L’assessore provinciale al Lavoro, Giulio Riccio, di Rifondazione “conferma i salari più ricchi e non si scompone più di tanto”, “noi siamo – afferma – un’amministrazione di centro-sinistra ed abbiamo deciso di andare incontro alle richieste dei sindacati. Il Governo di centro-destra è avaro con gli operai, noi no”. L’amministratore delegato di Italia Lavoro, Natale Forlani (riportiamo da Il Corriere del Mezzogiorno) durante un convegno tenutosi all’Unione degli Industriali di Napoli racconta “esempi di come si riesca a gestire male una società mista? A Napoli avevamo l’Asub che era un vero gioiellino: 400 dipendenti e bilancio in attivo. Un caso esemplare finché non decidemmo di cedere la nostra quota. La Provincia insistette per diventare l’unico azionista e subentrare a noi. Il risultato? Ora l’azienda è in passivo”. “Eppure (riportiamo sempre da Il Corriere) L’Asub nasce nel ’99 e assume 212 lsu e 197 disoccupati. E i bilanci sono sempre in attivo: un milione di euro nel 2001, 569.000 l’anno dopo e 627.000 nel 2004. E sul mercato la società valeva circa 2.700.000 euro“.
Insomma RIDATECI Amato Lamberti!!!!

Leggi tutto...