venerdì, ottobre 17, 2008

Carlo Marx e il terrorre di Governi e Banchieri- se ne parla solo in circoli ristretti


Nel post di ieri davamo conto di un'ansa che informava del " Boom in Germania per 'Il Capitale',l'opera fondamentale di Marx che torna d'attualita' con la crisi."
Nel giugno di quest'anno un sondaggio ha rivelato che, per il 70/80% degli interpellati "L'accumulo senza precedenti di ricchezza da parte di una piccola minoranza finanziaria in un contesto di abbassamento dei salari reali che tocca la grande maggioranza della popolazione mondiale genera un aumento del malcontento e della collera."
Il sondaggio,condotto in Europa, Asia e Usa, è stato commissionato dal Financial Times di Londra che lo ha così commentato:
le ineguaglianze di reddito si sono rivelate questioni politiche estremamente polemiche in molti paesi nel momento in cui l'ultima ondata di mondializzazione ha generato una “superclasse” di ricchi.”
La decisione del Financial Times, autorevole testata nella City of London, di finanziare questo sondaggio, rivela la crescente preoccupazione tra i circoli dirigenti del pianeta, che temono che la minaccia di un'intensificazione senza precedenti della polarizzazione sociale, associata ad una crisi economica e finanziaria, possa scatenare una rivolta sociale senza precedenti. Jean Claude Juncker, attuale presidente dell'Eurogruppo, ha commentato come segue:
Gli abusi dei capitani d'industria ai quali abbiamo assistito in vari paesi della zona euro sono davvero scandalosi e non smettiamo di domandarci in che modo si possa agire nell'ambito dell'etica professionale e in quello delle tassazioni al fine di combattere questi eccessi.”.
In altre parole, una situazione in cui le ricchezze si accumulano manifestamente verso l'alto nella scala sociale, mentre ai meno favoriti si chiede di stringere la cinghia, può dare fuoco alle polveri e scatenare una rivolta sociale.
E tutto questo avveniva quando non era ancora scoppiata la crisi finanziaria mondiale di questi giorni...
Ma vi starete chiedendo:
Cosa c'entra Carlo Marx?
Ci arriviamo, ci arriviamo...ancora un minuto di pazienza e ci arriviamo.
I difensori dell'economia di mercato hanno attaccato per decenni la teoria della “crescita della povertà”(sviluppata da Marx nel 1846) allo scopo di spiegare questa caratteristica propria della produzione capitalista.
Essi argomentano,ancora oggi, che l'espansione del capitalismo e l'accumulo delle ricchezze conducono inesorabilmente all'aumento del livello di vita della massa di cittadini e lavoratori. Ed ecco cosa scriveva Carletto:
Accumulo di ricchezze in un polo, significa accumulo di povertà, sofferenza, ignoranza, abbrutimento, degradazione morale, schiavitù nel polo opposto, dalla parte della classe che produce il capitale stesso.”

Insisto....Un spettro ha ripreso ad aggirarsi per l'Europa??
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giovedì, ottobre 16, 2008

Uno spettro si aggira per l'Europa-il ritorno di Carletto


Boom in Germania per 'Il Capitale'
L'opera fondamentale di Marx torna d'attualita' con la crisi

(ANSA) - BERLINO, 16 OTT - Ritorna attuale Marx con la crisi finanziaria, e cosi' 'Il Capitale', scritto nel 1867,e' in vetta nella classifica dei libri in Germania.
Il manager della Karl-Dietz, casa editrice che pubblica l'opera in tedesco, confessa, al quotidiano Neue Ruhr Zeitung, che le vendite sono passate da 500 copie del 2005 a 1.500. Tutto questo a testimonianza del fatto che in Germania la teoria del filosofo - secondo cui il capitalismo in eccesso finisce per autodistruggersi - e' sempre piu' attuale.

Lo spettro ritorna ad aggirarsi???
Coommento di Walter Veltroni: "nessuna sorpresa, vorrei pacatamente far notare che sono settimane che sto rileggendo con piacere "il manifesto" di Carl Marx.
Ribatte Tremonti: "Ma se ci ho scritto pure un libro qualche mese fa!!"
PS.
I due commenti naturalmente, anche se verosimili, sono inventati/supposti da me
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mercoledì, ottobre 15, 2008

Lettera aperta di uno di sinistra agli elettori di AN: Aiutateci!!


Cari elettori di An,
Voi venite da una tradizione di destra, una tradizione lontanissima dalla mia.
Io sono di sinistra.
Ci siamo combattuti e scontrati, non ci siamo mai amati,anzi!
Su una cosa però, a volte senza neppure rendercene conto e in maniera distinta, siamo stati sempre dalla stessa parte:La lotta per la legalità e contro la mafia.
Non so se avete letto oggi l'intervista che Roberto Saviano ha rilasciato a La repubblica, un'intervista tragica e angosciante. Se un cittadino italiano famosissimo(comunque la si pensi su di lui), uno scrittore che ha immolato la sua libertà alla lotta contro la camorra, un simbolo dell'italia che si ribella alle mafie e che per questo conduce una vita solitaria circondato solo dagli agenti della sua scorta, rivela di essere sul punto di lasciare il suo Paese, se qualcuno, protetto dallo Stato e dalla sua "forza", è costretto ad espatriare a seguito delle minacce del crimine organizzato siamo alla sconfitta più devastante.
La sconfitta non solo di un simbolo ma quella più preoccupante e drammatica dello Stato e di un intero Paese.
Ebbene in questi giorni di solidarietà allo scrittore da parte di artisti, intellettuli, di istituzioni (il Presidente della repubblica), di politici di destra e di sinistra fa una certa impressione che il presidente del consiglio Berlusconi non abbia avuto la sensibilità di spendere una sola parola di solidarietà allo scrittore e di sfida aperta alla camorra.
Faccio appello alla vostra tradizione e ai vostri valori affinchè inondiate di proteste i vostri leader politici e chiediate a gran voce che facciano pressioni sul presidente del consiglio affinchè trovi il tempo di fare almeno una dichiarazione,fra le tantissime cui ci ha abituati, di solidarietà a Saviano e di sfida alla camorra.
O, come sostengono in tanti, sull'altare dell'alleanza con Berlusconi vi siete venduti anche l'anima?
Certo della vostra sensibilità, un cordiale saluto da un vostro avversario politico.
PS.
Leggiamo oggi(16 ottobre) che il silenzio assordante del premier sulla vicenda è stato rotto.
Ne siamo contenti perchè i simboli contano.Eccome se contano!
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