martedì, maggio 06, 2008

A Verona hanno massacarato e ucciso un ragazzo senza motivo? Non vi fate ingannare però


Massimo Franco, noto ed autorevole opinionista del Corriere della Sera, sul giornale di oggi ha avuto il compito,assegnatogli dal direttore Paolo Mieli, di spiegare ai lettori dell'autorevole quotidiano di via solferino che dopo la morte del povero ragazzo veronese il Paese non deve porsi il problema della violenza inspiegabile e cieca o, magari, il brodo di coltura fascista che potrebbe nascondersi dietro l'uccisione gatutita di un ragazzo che si rifiuta di dare una sigaretta. No, occorre spiegare agli italiani che,superata la naturale reazione emotiva, devono saper razionalizzare e sforzarsi di analizzare freddamente le conseguenze, quelle sì davvero preoccupanti, di quel gesto insano.
E M.Franco esegue diligentemente sul giornale di oggi(a pg.13) scrivendo tra l'altro:

"L'omicidio di un giovane a Verona da parte di un gruppo di naziskin e gli scontri provocati a Torino dai centri sociali della sinistra radicale sono richiami ruvidi alla realtà"(...) "Il presidente della camera G.Fini definisce più gravi gli scontri antiisraeliani di Torino (...) e finisce per sottovalutare l'impatto enorme provocato dalla sorte del ragazzo veronese(..)"
"Colpiscono tuttavia anche le reazioni strumentali della sinistra comunista indulgente cerso i centri sociali. Sembra il tentativo disperato del radicalismo antagonista bocciato dell'elettorato di ricostrursi un'identità inseguendo i movimenti e di accreditare un rigurgito neofascista(...)".
"(...)L'IMPRESSIONE FINALE E' QUELLA DI UNA POLEMICA STERILE.
Probabilmente dipende dal vuoto che si crea tra un governo che se ne va e l'altro che non gli è ancora subentrato".
Avete capito adesso?
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