La moglie (da circa 30 anni)del Presidente del Consiglio dell'Italia decide di divorziare e accusa il marito di "andare con minorenni", di aver cercato di aiutarlo e di "aver chiesto a chi gli sta vicino di aiutarlo perchè non sta bene" .
Aggiunge di essere profondamente turbata da un Paese che non vede il "ciarpame senza vergogna" che "offre le figlie minorenni in cambio di una illusoria notorietà" e che garantisce senza batter ciglio "il divertimento all'imperatore"
Insomma un Paese in cui la politica è stata privatizzata, in cui la stragrande maggioranza degli intellettuali e dei giornalisti si è trasformata in cantori delle gesta dell'imperatore, ritornando alla paurosa condizione servile del ventennio fascista in cui solo otto(8!!) professori rifiutarono di firmare l'adesione pubblica al regime.
Un Paese in cui nella stragrande maggioranza delle trasmissioni di "approfondimento" (qualcuno di voi ha visto ieri sera Porta a Porta?)si vedono "giornalisti" velini ae proni verso il Capo, che vedono i maggiori "opinionisti" e "grandi firme" scrivere lunghissimi editoriali per giustificare con il consenso elettorale qualsiasi capriccio dell'imperatore.
Un Paese che non ha più opposizione di sinistra ( una è scomparsa dal parlamento per insipienza e incapacità propria) e quella che c'è o si proclama tale insegue da oltre un decennio Berlusconi sul suo terreno tentando goffamente di imitarlo e che, come dimostrano i sondaggi e gli studi, ha perso quasi ogni contatto con la sua base di riferimento(operai, disoccupati, flette anche tra i laureati) ed è persa in una tragica guerra autoreferenziale tra gruppi dirigenti inamovibili e intercambiabili dalla morte di Enrico Berlinguer in poi.
In un Paese come questo non dovrebbe sorprendere che il grido di una donna(Veronica) che meglio di tutti conosce il marito(Berlusconi) e il suo portato culturale e politico venga lasciata sola,compatita, un pò derisa e "consigliata" di non farla tanto lunga e perdonare il marito soprattutto in campagna elettorale. Eppure non riusciamo a non indignarci profondamente di fronte ad una donna che suo malgrado si avvia verso un (inconsapevole?) martirio, annunciato dalla copertina di Libero che la sbatte nuda in prima pagina, contro la più potente macchina di potere politico,economico e mediatico della storia d'Italia.
E, in ultimo, ci sia consentito di esprimere qui il nostro più profondo sdegno per il fatto che la stragrande maggioranza delle donne di questo Paese non abbia sentito il bisogno non dico di difenderla pubblicamente ma almeno porsi qualche dubbio sul merito delle cose denunciate coraggiosamente dalla signora Lario.
"Sfortunato quel paese che ha bisogno di eroi" diceva Brecht ma vista la situazione della sinistra italiana e la condizione servile e opprtunista della stragrande maggioranza dei giornalisti e intellettuali del nostro Paese abbiamo paura che solo un atto di eroismo, magari inconsapevole e assolutamente non voluto nelle intenzioni originarie, potrà salvarci da una deriva apparentemente inarrestabile.
Queta atto di eroismo sarà compiuto, anche indipendentemente dalla sua volontà, dalla signora Veronica Lario? Il suo "sacrificio", perchè di questo si tratterà se deciderà di non fermarsi, contribuirà ad aiutare l'Italia a "svegliarsi"? Capitolerà inesorabilente?
In ogni caso tutta la nostra ammirata solidarietà a questa donna italiana.
Grazie Veronica... anche a nome dei nostri figli e delle nostre figlie!
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1 commento:
Clark, come sempre sei una delle poche voci fuori dal coro! Anch'io mi sono chiesta, da donna, com'è possibile che nessuno si sia soffermato un attimo su accuse tanto infamanti e gravi. Ma come dici tu, ormai siamo ridotti male. Li abbiamo votati noi..Evidentemente, i nostri politicanti riflettono il livello mentale dell'italiano medio. Che è molto basso!
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