Abbiamo assistito in questi giorni drammatici alle varie trasmissioni di approfondimento e abbiamo constatato, per l'ennesima volta, la deriva (inarrestabile?) della maggior parte di esse. Dal minuto di autoesaltazione in diretta della giornalista del tg1 per gli ascolti raggiunti il giorno dopo al terremoto alla diretta di Vespa , passando pr le varie edizioni dei due principali monopoli televisivi italiani (Mediaset e Rai), fino ad anno zero ieri sera.
Suggeriremmo di mandare in onda questi giorni di informazione alle scuole di giornalismo come istruzioni per l'uso per chi aspira a diventare giornalista.
Abbiamo letto e condiviso in questo senso le considerazioni,a firma di Norma Rangeri, apparse ieri su Il Manifesto e dunque le riportiamo di seguito....
Ballarò sterza. Niente lacrime, solo domande
di Norma Rangeri
Finalmente ingegneri architetti, imprenditori, giornalisti terremotati (possibilmente) giapponesi. Ballarò sterza dalla tv delle musichette strappalacrime, della telecamera sul volto del sopravvissuto, delle lodi a S.Berlusconi protettore (ieri in tv con il casco da pompiere). Floris vorrebbe discutere del perché l'Abruzzo è franato, domanda che racchiude tutte le altre. Tanto quanto la risposta di Emma Bonino riassume tutte le risposte («dove c'è strage di legalità poi arriva la strage di vita umana»).
La riflessione dell'esponente radicale è in sintonia con ....( per continuare clicca su "leggi tutto")le considerazioni, persino ovvie, di Pierluigi Bersani («questo paese ha dei comportamenti al di sotto di una soglia civica»), che esprime un senso comune. Del resto se, come ricorda Bonino, sono 120 milioni i vani costruiti dal '45 al '70, e 45 milioni non sono stati edificati secondo le regole, bisognerebbe avviare una vera grande opera: la rottamazione post-bellica.
Ma un'informazione con questa impertinente impostazione non va bene ai due esponenti del centrodestra ospiti nello studio di Raitre. Con una battuta di dubbio gusto, il giovane sottosegretario Fitto dice che «se vogliamo rispettare il lutto non dobbiamo buttarci subito nel cemento», secondo lui discutere in questo modo «non è esempio di serietà». Il leghista Castelli si mostra affranto imputando a Bersani «una caduta di stile», per aver osato mettere il dito nella piaga. Viene allo scoperto anche l'imprenditrice Todini («il disastro non è governativo, governativi sono i soccorsi»), tanto che Floris si deve come giustificare dell'impostazione critica e di analisi del suo programma («vogliamo parlare del danno di oggi per evitare il peggio domani»). E figuriamoci come sarà il clima una volta che Berlusconi avrà fatto le nomine per le direzioni di reti e telegiornali.
Floris dovrebbe imparare la tecnica di Vespa: prima la propaganda, poi la polemica. Prima le trombonate di La Russa, che ne infila una dietro l'altra: da «faremo in Abruzzo come abbiamo fatto per Napoli con l'immondizia!», a «il presidente del consiglio ha istintivamente individuato il posto dove ricostruire, e lui è uno che se ne intende». Poi la telefonata di un imprenditore all'estero (che dona 50 mila euro più 90 mila bottiglie di acqua minerale), l'intervista a Berlusconi (domanda della giornalista: «avremo una ricostruzione rapida e certa?»). All'una di notte la ciccia, con il confronto brusco tra il sismologo Giuliani e il collega Boschi. Con la linea telefonica di quest'ultimo che misteriosamente cade interrompendo il confronto sul più bello. Da Vespa c'è anche un professore universitario, incaricato, in passato, della perizia al palazzo della prefettura dell'Aquila. Racconta di aver scritto un documentato rapporto in cui avvertiva del pericolo («se arriva il terremoto la prefettura va giù»), e di non aver mai più ricevuto non solo uno straccio di risposta, ma nemmeno il pagamento della parcella.
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venerdì, aprile 10, 2009
Terremoto e informazione - istruzioni per l'uso
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4 commenti:
facebook è devastante...tutti i nostri commentatori ormai commentano direttamente sulla nostra pagina facebook!! commentare anche qui non sarebbe male però..
grazie
clark
Commento io qua, Clark..
ho visto Anno Zero, ieri sera e sinceramente sono rimasta stupita da Boschi, che ho sempre ritenuto una persona seria, oltre che un grande studioso. Ma forse in Italia si è arrivati (anche) al punto di mettere il bavaglio agli scienziati..
Ps...Facebook è devastante, hai proprio ragione!
Io commento qui e qui vi auguro buon 25 aprile!
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