Di fronte all'ennesima morte sul lavoro assistiamo alla sfacciataggine di questo dannoso governo.
Un Paese il nostro in cui la media dei caduti sul lavoro è di quattro persone al giorno...un massacro quotidiano che si svolge nella sostanziale indifferenza di un esecutivo forte coi deboli e prono ai potenti.
Nonostante l'impegno continuo e accorato del Presidente della Repubblica G.Napolitano il governo continua imperterrito nella sua strada.
"Indiscrezioni sul decreto legge firmato dal ministro Welfare Sacconiche modificherebbe il testo Unico sulla sicurezza sul lavoro:
doveri e sanzioni più lievi, più difficile la sospensione
dell'attività, arresto sostituito da ammende economiche.
Non è ancora arrivato al CdM che ha già sollevato un vespaio:
non c'è dubbio che il decreto legge firmato dal ministro Welfare
Sacconi, nelle sue intenzioni vorrebbe essere "integrazione del Testo Unico sulla sicurezza del lavoro" diventerà famoso.
Sì, perché nei suoi 170 articoli verrebbero in pratica profondamente
ridotti i doveri delle imprese e le pene in caso di violazione di norme di
sicurezza.
Tra le altre cose, è stato riscritto l'articolo che disciplina la
sospensione dell'attività imprenditoriale, eliminando la discrezionalità
dell'applicazione di sanzioni ed abolendo libri matricola e libri paga.
Inoltre, viene eliminato il concetto di "reiterazione" della
violazione.
Il nuovo riferimento alla "plurima violazione" prevede tre gravi
violazioni o la ripetizione della stessa violazione in due anni.
Ma, cosa ancor più importante, la sanzione che colpisce l'imprenditore
che viola la legge non sarà più l'arresto, ma soltanto un'alternativa
ammenda economica.
D'altronde, si legge si legge nella relazione di accompagnamento al decreto
correttivo del Governo «non è certo introducendo la sanzione dell'arresto
che si realizza l'obiettivo di innalzare i livelli di tutela negli ambienti
di lavoro».
L'esecutivo si propone, pertanto, di «eliminare le ipotesi del solo arresto
a favore di un sistema che privilegi l'applicazione di sanzioni che
prevedono l'alternativa tra arresto e ammenda».
Come se non bastasse, l'articolo 31 del nuovo testo, che sostituisce l'art.55 del precedente («Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente»),alleggerisce di parecchio le multe:
quelle relative al primo comma passano da 5-15mila a 2.500-6.400 euro,quelle del terzo comma a carico del datore di lavoro, che si riferiscono al documento di valutazione del rischio, si riducono da 3-9mila a
2.000-4.000mila euro.
Ovviamente, dal Ministero sono immediatamente giunte le prime smentite"(da http://dilatua.libero.it/attualita/m...e-bl8257.phtml)
E per finire ..per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi(riportiamo da La repubblica di oggi) la morte dei tre operai in Sardegna «conferma la necessità di adeguati investimenti in formazione e in informazione da parte delle imprese affinché ciascun lavoratore abbia piena consapevolezza di tutto ciò che può costituire pericolo per la sua salute».
Capito?? Non bisogna mica punire i responsabili delle imprese..noooo.. bisogna rendere consapevoli gli operai!!!!
mercoledì, maggio 27, 2009
FACCE DA CULO!!!
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