giovedì, ottobre 23, 2008

L'appello del direttore del TG1(G.Riotta) :"vi prego aiutatemi!!"



Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi a proposito della rivolta nelle scuole e nell'università italiana hanno creato imbarazzo, sofferenza e, in alcuni casi, persino un forte malessere.
No non ci si riferisce qui alla minaccia di inviare la polizia negli atenei ma alle minacce ai media e ai direttori di giornali e telegiornali. Quelle frasi,pronunciate durante la conferenza stampa con accanto la Gelmini:
"Portate i nostri saluti ai vostri direttori e dite loro che saremo molto preoccupati e indignati se la conferenza stampa di oggi non avesse seguito", hanno provocato tra i giornalisti ansia e preoccupazione.
Al corriere della sera hanno preso tempo facendo scrivere ad un ex direttore e alfiere del liberalismo, Piero Ostellino, un editoriale sulle carceri e sull'indulto, PG Battista era attonito e si è rifiutato di scrivere, voci di corridoio assicurano di averlo visto andare avanti e indietro mormorando in maniera ossessiva:"e adesso che scrivo? come faccio a dire che certo Lui sbaglia però anche gli studenti ecc., come faccio sempre? le manifestazioni sono state tutte pacifiche, non hanno rotto neppure una vetrina, bruciato una bandiera, che cazzo di situazione, la peggiore della mia carriera".
Paolo Mieli non si è visto per tutta la giornata e poi ha telefonato dicendo:"so che dovrei scrivere qualcosa ma proprio non ce la faccio, sono influenzato a letto con la febbre a 40".
Ma quello che sta peggio, che non ha dormito tutta la notte e rischia una grave crisi depressiva è Gianni Riotta. Il direttore del TG1, dopo una notte insonne, ha deciso di scrivere un appello pubblico e leggerlo in prima serata al tg di stasera. Poi ci ha ripensato ma noi....siamo riuciti ad averne una copia. E' un appello davvero struggente e, veramente emozionati e inteneriti, abbiamo deciso di pubblicarlo di seguito...

Cari telespettatori e care telespettatrici,
tutti avrete letto o sentito ....( per continuare clicca su "leggi tutto")dei "saluti" inviatimi dal premier nella conferenza stampa di ieri. A voi può sembrare una cosa estemporanea ma io, che sono siciliano, vi assicuro che non è così. Si tratta di un messaggio in codice, di quelli che usa la mafia in sicilia. Ho fatto tanto per diventare direttore, ho lasciato la sicilia proprio per non dover fare i conti con quei messaggi allusivi che i boss mafiosi lanciavano e che avrebbero sicuramente condizionato la mia libertà e la mia carriera.
Allora poi ero di sinistra, credevo nella libertà, volevo essere un uomo libero e non un ominicchio o un quaqquaraquà.
Lasciai la sicilia e andai a scrivere a "il Manifesto"(quotidiano comunista)e anche se non sembra sono ancora molto grato alla Rossanda e a Parlato che mi accolsero a braccia aperte e che mi aiutarono a diventare un giornalista, autonomo e bravo. Poi le nostre strade si sono divise e sono andato alla Stampa di Torino e in America, dove ho potuto assaporare l'ebbrezza della libertà assoluta dei giornalisti americani, i giornalisti del watergate contro Nixon, l'intransigenza e la non sudditanza di quelli televisvi nei confronti dei potenti di turno che intervistavano. Poi sono passato anche al corriere della sera e infine, alla direzione del TG1.
Arrivato qui e sapendo che tutto cambia mi sono adeguato, ho dato sempre più spazio al governo e alla maggioranza riservando meno del 30% all'opposizione(come dimostrano i dati dell'AGcom diffusi la settimana scorsa), ho rinunciato al modello americano che tanto amavo, mi sono detto che quella de Il Manifesto era stata una bella esperienza giovanilistica, che adesso prevale la maturità e dunque il compromesso, insomma.. sono diventato quasi un ominicchio e Berlusconi che fa?
Mi minaccia!!
Sono molto combattuto, quando ero a Il Manifesto scrivevo articoli di fuoco per sostenere i movimenti di protesta e anche quando ero in america ho imparato ad apprezzare i tanti movimenti che fanno bella la culla della democrazia. Mi rendo conto, e vi giuro che vorrei farlo, che dovrei aprire il Tg di stasera dando spazio agli studenti e alle loro ragioni(dopo lo spazio concesso ieri al premier e alla ministra dell'istruzione), ma come faccio?
Lui mi ha minacciato, ha minacciato la libertà di stampa.
Se fossi corretto, se non fossi un quaqquaraquà, dovrei farlo, ma ho paura. Ho paura di perdere la poltrona di direttore, dopo tanti anni di sacrifici, giravolte e compromessi dolorosi ma necessari con la mia coscienza...minchia.. ma che debbo fare?
Possibile che non basta lasciare una terra dominata dal soppruso e dagli avvertimenti in codice per essere uomini? Dopo tanti anni dovrei fare l'ominicchio, il quaqquaraquà!!???
Che faccio?
Aiutatemi, vi prego aiutatemi..chi mi può consigliare qual'è la cosa più giusta da fare?"


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14 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Riotta aumenta ancora la dose di cazzat... emh...di interessantissimi servizi di costume che il tuo tg1 delle 20 ci ammannisce ogni sera, così non corri il rischio di dire qualcosa di sgradito al Padrone.
Paolo

peppegenchi ha detto...

Andrea Camilleri, Vincenzo Consolo, Catena Fiorello, Simona Mafai, padre Gianni Notari, Roy Paci, Valeria Ajovalasit, Anna Bucca, Lucia Sardo, Vito Lo Monaco, Eugenia Bono, Gilberto Idonea, Carlo Lucarelli: sono alcune delle firme in calce all'appello indirizzato al presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, e ai capigruppo contro il parere espresso dalla commissioneVerifica poteri sull'assegnazione al Pd del seggio vacante. "Il parere suscita in noi sentimenti di indignazione e stupore - si legge nell'appello -. Infatti, dopo che per mesi il parlamento siciliano ha operato in palese difformita' con il nostro Statuto, non provvedendo a sostituire l'onorevole Anna Finocchiaro perche' dimessasi subito dopo l'insediamento della nuova Assemblea, la decisione assunta ieri dalla commissione di merito risulta offensiva e mortificante per i tanti siciliani che, gia' nelle elezioni per la presidenza della Regione del 2006, e, ancora, in occasione delle piu' recenti elezioni del 2008, hanno manifestato uno straordinario consenso nei confronti dell'onorevole Rita Borsellino. Tale decisione non solo tradisce e offende la volonta' popolare ma rischia di ledere la credibilita' della stessa Assemblea"
FIRMA PER "LA BORSELLINO AL PARLAMENTO SICILIANO" SU
http://peppegenchi.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Carinissimo e gradevole post. sei riuscito a trattare con ironia le gravi minacce del caimano e la dolorosa situazione dei nostri giornalisti più famosi. Bravo(come sempre) clark
La giornalista
Ps. volevo avvertirti che "nome e url" non fa postare, controlla

clark kent ha detto...

è vero...ma non so cosa sia successo. Postate solo con 2Anonimo" e poi aggiungete il nome eventuale alla fine oppure con "google/blogger.
Grazie comunque e grazie dei complimenti ehheehhe

Anonimo ha detto...

Delizioso davvero :-)
e poi l'appello di Riotta per quanto non vero è davvero verosimile....
Giornalista (senza La)

Anonimo ha detto...

Ehehehehe è proprie iss'... Riotta nu ten rimorsi purtroppo.
Rider un pò sul nano ogni tanto fa bene..bravo supermà
'Tore e'santalucia

Anonimo ha detto...

ah ha ha ha ha aha......mi sono fatto un sacco di risate
Francesca ippolito

Anonimo ha detto...

è davvero strabilintemente verosimile...dovrebbe fare in modo di farlo leggere a Riotta...perchè non lo mandi a Dagospia?

Anonimo ha detto...

il solito comunista di parte! però gradevole l'appello di Riotta.
Il Mago di Berlusconi

il Russo ha detto...

Ah, ah, ah, geniale: il miglior modo per rispondere alle minacce di un dittatore alla (supina)libera stampa e quella di prendere per il culo la loro pavidità!

Anonimo ha detto...

Ho notato con un pò di sorpresa che Toqueville, da qualche giorno, mette in home i tuoi post. é lì che ti ho trovato ieri. Debbo ammettere che la decisione di rispondere alla provocazione di berlusconi mettendo alla berlina , con gradevole ironia, i nostri colleghi giornalisti direttori è molto carina ed efficace. bravo

ps. però al tuo posto mi chiderei come mai un giornalista di sinistra finisce spesso in home su Tocqueville -:)
Un collega de Il Foglio

il Russo ha detto...

Hai "coleghi" al Foglio Clark? Ed io che avevo stima di te, a quando una imperdibile crociata antiabortista qua sopra? AH AH AH!

Angelo D'Amore ha detto...

arbustum.it

Avete mai sentito parlare di Arbustum?
Dal 2003, l'altro volto di Gomorra, ma nessuno lo sa...

Anonimo ha detto...

@il russo
è proprio un nick che ti si addice... per me i colleghi del Foglio sono "belli" e intelligenti come quelli del Riformista!
eleonora