Cari elettori di An,
Voi venite da una tradizione di destra, una tradizione lontanissima dalla mia.
Io sono di sinistra.
Ci siamo combattuti e scontrati, non ci siamo mai amati,anzi!
Su una cosa però, a volte senza neppure rendercene conto e in maniera distinta, siamo stati sempre dalla stessa parte:La lotta per la legalità e contro la mafia.
Non so se avete letto oggi l'intervista che Roberto Saviano ha rilasciato a La repubblica, un'intervista tragica e angosciante. Se un cittadino italiano famosissimo(comunque la si pensi su di lui), uno scrittore che ha immolato la sua libertà alla lotta contro la camorra, un simbolo dell'italia che si ribella alle mafie e che per questo conduce una vita solitaria circondato solo dagli agenti della sua scorta, rivela di essere sul punto di lasciare il suo Paese, se qualcuno, protetto dallo Stato e dalla sua "forza", è costretto ad espatriare a seguito delle minacce del crimine organizzato siamo alla sconfitta più devastante.
La sconfitta non solo di un simbolo ma quella più preoccupante e drammatica dello Stato e di un intero Paese.
Ebbene in questi giorni di solidarietà allo scrittore da parte di artisti, intellettuli, di istituzioni (il Presidente della repubblica), di politici di destra e di sinistra fa una certa impressione che il presidente del consiglio Berlusconi non abbia avuto la sensibilità di spendere una sola parola di solidarietà allo scrittore e di sfida aperta alla camorra.
Faccio appello alla vostra tradizione e ai vostri valori affinchè inondiate di proteste i vostri leader politici e chiediate a gran voce che facciano pressioni sul presidente del consiglio affinchè trovi il tempo di fare almeno una dichiarazione,fra le tantissime cui ci ha abituati, di solidarietà a Saviano e di sfida alla camorra.
O, come sostengono in tanti, sull'altare dell'alleanza con Berlusconi vi siete venduti anche l'anima?
Certo della vostra sensibilità, un cordiale saluto da un vostro avversario politico.
PS.
Leggiamo oggi(16 ottobre) che il silenzio assordante del premier sulla vicenda è stato rotto.
Ne siamo contenti perchè i simboli contano.Eccome se contano!
mercoledì, ottobre 15, 2008
Lettera aperta di uno di sinistra agli elettori di AN: Aiutateci!!
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14 commenti:
stai parlando a qualcosa che non esiste più se non nell'immaginario .
gli elettori di AN ormai sono pienamente democristiani (con tutti i difetti, compresa corruzione e connivenze con il crimine) ,
è come se ti appellassi agli ex DS per la laicità
Bel post clark
ps. non so se hai notato, mentre il tuo post sta in home su "Tocqueville,la città dei liberi" su OK notizie invece è sparita quasi subito. chissà perchè!!??
superman veltroniano.. per fora su tocqueville(aggregatore molto intelligente) ti hanno dato un sacco di visibilità
post insolito clark a meno che non sia ironico
l'anima?? perchè i fascisti tengono un'anima?? uè supermà ma che hai usato??
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti............
....................Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917 A.Gramsci
condivido pienamente e sempre da Sinistra, a sinistra del Pd, il post di clark kent.
I messaggi di solidarietà servono a nulla, in questi casi, ma ho letto quello del Ministro/a Meloni esponenti di AN.
Assordante il silenzio del premier Berlusconi.
Bell'appello, ma gli odierni elettori di An sei sicuro che incarnino (ancora) certi valori di ordine e giustizia?
dal sito web di "La Repubblica":
Colpito dallo sfogo di Saviano anche il presidente della Camera. "Ho appreso con amarezza e sconcerto l'annuncio di Roberto Saviano di voler lasciare il nostro paese perché stanco di una vita blindata - afferma Gianfranco Fini - Sarebbe un giorno triste per l'Italia se un giovane e coraggioso scrittore, simbolo dell'impegno civile contro la camorra, fosse costretto ad abbandonarla per ricostruirsi una vita lontano".
Dimentichi che conosce Scampia meglio di noi Napoletani, Clark..
Saluti :-)
Ps..certo che sta cosa di Saviano è veramente tristissima, non si hanno parole
molto angosciante anche l'intervista a Matrix, ieri sera. e avete visto le Jene, martedì, con i servizi su Casal di Principe e sul racket del "caro estinto"?
io mi appello a Maroni...
eleonora
sentita stamattina al bar mentre assaggiavo un cornetto:"ma stu strunz...see l'è cantat' e mò chiagne, e che s'ascpettava? fanne buoan se l'accidono...cià ruttìo'cazz! ma fattìe cazz' tuoie!!"
@ anonimo
... in quanti sostengono che il vero 'Casalese' è lui, Saviano.
In questo Paese, uno diventa, non dico Eroe, ma persona (forse) attendibile, quando viene ammazzato, assieme agli agenti della scorta?
"Facciamo" schifo!
scusa il ritardo clark...ma ti faccio i piu' vivi complimenti per quetso invito. bisognerebbe farne di piu, bisogna dialogare, confrontarsi con la gente per bene, anche se di destra. perchè su certe cose bisogna essere uniti, non è una questione di divisione politica, perchè l unione fa la forza, e dobbiamo essere uniti come cittadini.
quindi per qualsiasi altra iniziativa avvertimi, magari faccio qualcosa anche io. ciao
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